Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record dell’Associazione Calcio Milan. Lo stesso argomento in dettaglio: Settimana Santa di Caltanissetta. Con tale definizione si indica l’insieme di riti e manifestazioni che si tengono in città la settimana che precede la Pasqua. Festa patronale, celebrata il 29 settembre, in onore di San Michele Arcangelo, al quale viene attribuito il miracolo di aver salvato la città dalla peste nel 1625. Una settimana prima di tale data, il simulacro dell’Arcangelo, realizzato dallo scultore Stefano Li Volsi nel XVII secolo, viene spostato dall’altare della navata destra della Cattedrale all’altare principale. Il suo principale elemento è un’antenna omnidirezionale di 286 metri di altezza, che detiene il primato per la struttura più alta d’Italia, essa si erge sulla collina Sant’Anna di 660 m s.l.m.. Gioca la palla con ogni piede alternando o giocando con un piede per un determinato periodo e poi con l’altro. Nel sito sono stati individuati insediamenti che si susseguirono dall’età del bronzo antico (XX-XVI secolo a.C.) alla fase di ellenizzazione, fino al periodo romano. Benché non siano i protettori, i Santi Medici, sono molto venerati nella cittadina. La sera del 28 dicembre i Tre Santi escono dalla Cattedrale, percorrono le vie del centro seguiti da una folla di devoti e rientrano nella stessa Cattedrale.
Prende avvio il pomeriggio della domenica delle palme, quando il simulacro del Gesù Nazareno sfila per le vie della città su una barca interamente ricoperta di fiori, per celebrare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme e prosegue lunedì e martedì con la «Scinnenza», una serie di rappresentazioni dell’Ultima Cena e della passione di Gesù. L’ultima, infine, risale al 1984. Proprio intorno alla metà del Novecento vennero portati alla luce alcuni ambienti risalenti al VI secolo a.C., parti della cinta muraria e alcuni oggetti di ceramica riferibile alla facies di Castelluccio Bronzo Tardo, mentre negli anni 1980 è stato riportato alla luce un vero torrione di difesa della metà del VI secolo a.C. Tale scoperta si è rivelata di notevole importanza, poiché ha consentito di chiarire la destinazione delle cinte murarie rinvenute quasi trenta anni prima. Dagli scavi presso gli ambienti sono stati rinvenuti vasi, oggetti di uso quotidiano, piatti e lucerne. Gli scavi in quest’area furono incominciati alla metà dell’Ottocento e vennero ripresi con maggiore vigore negli anni cinquanta del secolo scorso, con le ricerche condotte da Dinu Adameșteanu. Ispirata alla mitologia greca il Tritone è un dio marino con il corpo per metà uomo e per metà pesce, figlio di Poseidone e Anfitrite.
In questa occasione anche la fontana del tritone è stata restaurata e vi sono stati installati impianti di illuminazione che l’hanno riportata così all’antico splendore. Vi si affacciano il municipio, la cattedrale e la chiesa di San Sebastiano; al centro vi si trova la «fontana del Tritone». Spesso la fontana del tritone, anche stilizzata, viene usata come simbolo distintivo della città. Fu scolpita dal nisseno Michele Tripisciano nel 1890 e inizialmente posta nell’androne di Palazzo del Carmine: la fontana fu creata dall’architetto Gaetano Averna per essere posta nella sua attuale locazione, al centro di Piazza Garibaldi, dove fu inaugurata il 15 dicembre 1956, in sostituzione ad un vecchio lampione in ferro a cinque luci. La mattina del 29 settembre il sindaco offre un cero votivo al patrono, e la sera la statua viene portata in processione per le strade del centro storico a spalla dai devoti scalzi, che l’accompagnano con il caratteristico grido «E gridammu tutti! Ricorrenza, anch’essa dedicata al santo patrono, che viene celebrata l’8 maggio, nell’anniversario dell’apparizione del santo a Francesco Giarratana, frate cappuccino a cui viene ricondotta l’origine della devozione della città a san Michele. Primo mulino a vapore della città, fu fondato nel 1866 dai due fratelli campani Francesco e Luigi Salvati in una località allora fuori le mura, e corrispondente all’incrocio tra le attuali via Salvati e via Sallemi.
Dopo aver superato i play-off di girone eliminando Rende e Virtus Francavilla, la stagione del Potenza si conclude con l’eliminazione ai quarti di finale dei play-off nazionali per mano del Catania, a seguito di due pareggi nel doppio confronto che qualificano la squadra siciliana grazie alla migliore posizione ottenuta in classifica. La squadra vinse il proprio girone davanti ai campioni europei della Francia segnando 9 reti in tre partite. 1921-22 – 6º girone B della Prima Categoria Veneto, il Compromesso Colombo la ricolloca in Seconda Divisione della Lega Nord. Nonostante un calo nelle ultime quattro giornate del campionato 2013-2014, il Cosenza ebbe accesso alla Lega Pro Unica; nel 2014-2015 il Cosenza di Giorgio Roselli ottenne la salvezza e si aggiudicò per la prima volta Coppa Italia Lega Pro, superando il Como sia nella finale di andata (1-4) sia in quella di ritorno (1-0) al San Vito, davanti a circa 10 000 spettatori in festa. L’8 aprile 1999, nella semifinale giocata contro il Lokomotiv Mosca, gioca una buona gara (colpisce in pieno la traversa avversaria e arriva vicino al gol del raddoppio per i laziali), risultando decisivo per il passaggio della Lazio in finale.