Nel suo periodo migliore raggiunse la Serie C2, il quarto livello del campionato italiano di calcio. Ho visto un altro cane, nei paraggi, ma più che alla partita mi sembra interessato al tepore del fuoco e al profumo di carne che arrivano dalla zona in cui si arrostisce, nel retro. Nella stagione 1989-1990 l’Adelaide trasferì la sede del campo di gioco a Chiaravalle Centrale, perché i suoi dirigenti decisero di passare nei ranghi della Vigor Lamezia. Il calcio brasiliano fatto di spensieratezza, divertimento ed estetica diventò famoso come jogo bonito (dal portoghese: «bel gioco»). Dal 1975 al 1989 giocò le partite casalinghe allo stadio Guido D’Ippolito di Lamezia Terme, mentre dal 1989 al 1992 la sede del campo di gioco fu lo stadio Foresta di Chiaravalle Centrale. Lo spettatore solitario, dall’altra parte, segue con interesse il gioco e si gode i tiepidi raggi di questo sole invernale. In prossimità del novantesimo, con il sole già tramontato e la visibilità ormai ridottissima, l’arbitro ingoia l’ultimo vaffanculo della serata e per ripicca, da regolamento, rimanda dentro il pollaio tutti gli spettatori che erano usciti per seguire la partita da bordo campo. 1989 – La sede del campo di gioco viene trasferita a Chiaravalle Centrale.
Una storia in cui vi è spazio, purtroppo, per la commozione e il triste ricordo: Bruno Nespoli che, il 24 gennaio del 1960, rimane gravemente ferito sul campo da gioco a causa di uno scontro. L’Adelaide Nicastro ha storicamente usato i colori bianco e azzurro, e dopo il trasferimento della sede del campo di gioco a Chiaravalle, la società ha optato per quelli giallo e nero, che erano i colori sociali della storica società di quel comune. Tali colori furono scelti, come disse Herbert Kilpin, per rappresentare il fuoco dei diavoli milanisti (rosso) e la paura degli avversari nell’affrontarli (nero). La stampa marmorizzata e futuristica della maglia away 21/22 degli Spurs simboleggia la diversità del Nord di Londra e – secondo la lettura di Nike – mette al centro del design la creatività locale. Uno straordinario percorso tra rari cimeli che vanno dal pallone originale della prima partita internazionale mai giocata, quella tra Scozia e Inghilterra del 1872, alle maglie originali dei campioni che hanno fatto la storia del calcio, da El Charro a Pelé, da Maradona a Baggio o Buffon, passando per la collezione unica dei palloni e degli scarpini dei Mondiali di calcio dal 1930 ad oggi. In esposizione 200 oggetti storici, tra cui palloni e scarpini dei Mondiali dal ’30 ad oggi e le maglie originali dei campioni, da Pelé e Maradona fino a Buffon.
La prestigiosa raccolta, mai riunita prima e composta da ben 200 cimeli unici, è frutto dell’estro e della passione dei tre collezionisti Aldo Rossi Merighi, Luigi Carvelli e Renato Mariotti. Per l’occasione sono esposte anche le maglie di Renato Curi, dal suo esordio in Abruzzo a quelle indossate a Perugia. PERUGIA – «In viaggio con la storia del Calcio»: è Perugia – fino al 9 marzo al Centro servizi «Galeazzo Alessi» ad ingresso gratuito – la prima delle 15 tappe della più grande mostra diffusa dei cimeli del calcio. Dopo Perugia seguiranno poi le tappe di Rieti, Foggia, Padova, Cremona, Bergamo, Pisa, Firenze, Trapani, Napoli-Salerno, Vicenza, Mantova, Potenza, Ancona. Aics, Bruno Molea, per poi aggiungere: «Se per fare cultura è necessario diffondere il sapere anche attraverso buone pratiche di socialità, fa al caso nostro il Museo del calcio internazionale: una gloriosa raccolta dei cimeli del calcio attraverso i quali poter raccontare la storia dello sport più amato e più seguito al mondo. Aics ha deciso di portarlo gratuitamente in giro per l’Italia per mettere a disposizione di tutti, specie i giovani, questo patrimonio unico, ben sapendo come il calcio ancora oggi sia in grado di unire generazioni e nazionalità diverse».
Un pattern splendido che può essere scambiato come un tentativo di Nike di fare pubblicità a Umbro. Se non sai cosa regalare alla festa del papà, questo potrebbe essere il regalo giusto per farti portare sempre con sé. All’ultima giornata, con il Milan a San Siro, storica impresa del Parma, che si qualifica per la Coppa Uefa. Penati è stato Sindaco di Sesto San Giovanni, Presidente della Provincia di Milano ed è Presidente di Geas Basket dal maggio 2017, avendo preso il testimone da Mario Mazzoleni, patron per nove anni della gloriosa squadra femminile. Si gioca male a San Siro. GRAZIE Andrea per il bellissimo articolo, dove hai reso bene l’idea dello spirito » SANDALIA» e del nostro modo di vedere il calcio, che ci contraddistingue da ormai 13 anni, e che noi ora e altri prima di noi portano avanti orgogliosamente. Ciò è particolarmente evidente se ci si riferisce all’ultimo caso citato: il testo originale de ‘O surdato ‘nnammurato, una delle più celebri canzoni in lingua napoletana, assurge a inno del Napoli in modo del tutto spontaneo. I mufloni restano saldamente all’ultimo posto in classifica, gli avversari non ne ho idea.