Bisogna accettare che anche il calcio è oggetto di un’evoluzione tecnologica, nuova maglia juve l’evoluzione non la puoi fermare. Lo stesso argomento in dettaglio: Calcio ai X Giochi del Mediterraneo. A partire dagli anni novanta ritornò in auge la divisa palata, e con l’arrivo alla presidenze di Pulvirenti, nel 2004, è stata ripresa, da accompagnare al rosso, l’originale tonalità dell’azzurro, magliette calcio che non poche volte nei decenni precedenti era stato simile al blu. Nel corso dei decenni, la divisa del Siracusa rimane pressoché immutata, se non dall’alternanza del colore dei pantaloncini, dal tradizionale bianco si passa all’azzurro e così viceversa. Gli impianti minerari del bacino carbonifero del Sulcis, si trovavano per la maggior parte nel territorio di Carbonia alcuni dei quali riconvertiti ad uso museale o come siti di memoria collettiva dell’epoca mineraria. A livello demografico il popolamento Carbonia ha avuto un andamento oscillante, legato allo sviluppo produttivo delle attività carbonifere, con rapidi incrementi in pochi anni fino a far diventare la città il terzo comune più popolato della Sardegna (con quasi 60 000 abitanti domiciliati), dopo Cagliari e Sassari, e il primo centro di fondazione autarchica d’Italia per popolazione fino agli anni sessanta.
Nota come Torre Littoria durante il regime fascista, fu progettata ispirandosi alla Torre del Pretorio di Tarragona, in Spagna; da questo edificio Benito Mussolini pronunciò il discorso di inaugurazione della città il 18 dicembre 1938. Nata come casa del fascio, fu utilizzata per vari scopi nel corso degli anni, fu tra le altre cose sede della Pretura sino agli anni settanta. Ristrutturato negli anni duemila, ospita tra l’altro la sala del consiglio comunale. Quattro anni più tardi, all’europeo giocato in casa, gli spagnoli si laurearono campioni d’Europa, battendo per 2-1 in finale proprio l’Unione Sovietica allo stadio Santiago Bernabéu di Madrid. Stadio Comunale “Carlo Zoboli”, già Campo Sportivo della G.I.L. Antico villaggio medievale del casale abbandonato di Medau Sa Turri, già sito nuragico, fenicio-punico, romano e medioevale nella valle del rio Santu Milanu. Miniera di Medau Is Friagius – Santu Miali – Case Garanzeis. Chiesetta di Santa Barbara di Piolanas (di origine medievale): situata in località Piolanas (a «Medau Manca»), risalente forse al periodo giudicale ma fortemente alterata dai pesanti restauri; durante la locale sagra viene esposta una statua lignea di Santa Barbara (attribuita al maestro Giuseppe Antonio Lonis); nei dintorni si trova l’antica strada medievale detta Sa reliquia (percorso da Barega a Barbusi).
Insediamento punico e romano, località Su Landiri Durci (area P.I.P.), noto come «Villa Romana», è costituito da diverse fasi di vita che vanno dal IV secolo a.C. al III secolo d.C., di cui sono stati finora messi in luce circa venti ambienti con probabili funzioni diverse: abitativa, produttiva e forse sacra. Percorso archeologico fenico-punico e romano dell’antica strada o via Sulcitana in località Sirai. Miniera di Sirai, nel giacimento carbonifero di Sirai – Schisorgiu con gli impianti estrattivi di pozzo 8, pozzo 9, pozzo 10, pozzo 11, pozzo 12, pozzo Sirai, pozzo Tanas, pozzo Schisorgiu, pozzo Vigna, pozzo Barbusi, pozzo Nuraxeddu Nuovo. A Carbonia ha inoltre sede l’ospedale Sirai. Stazione di Carbonia Serbariu, nota anche come centro intermodale di Carbonia, stazione ferroviaria e per autolinee, inaugurata nel 2011 e progettata dagli architetti svizzeri Willi Hüsler e Luigi Snozzi e dall’italiano Antonello Sanna. Nel grafico sotto riportato, per i censimenti precedenti alla fondazione del comune il dato della popolazione tiene conto di coloro che ebbero residenza nell’odierno territorio comunale carboniense, che apparteneva allora ai comuni di Serbariu, di Iglesias e di Gonnesa.
Nonostante questo il territorio gelese comprende estese zone sottoposte a vincoli naturalistici e paesaggistici. La caratteristica particolare di questo comune è costituita dal fatto che ha una popolazione originaria eterogenea proveniente da diverse zone della Sardegna e d’Italia, inizialmente dai centri di tradizione mineraria. Carbonia era l’ottavo comune in Sardegna per numero di abitanti. Carbonia ospita la sede legale della provincia del Sud Sardegna, posta in via Mazzini. Gli abitanti di Carbonia sono denominati carboniensi, a volte carboniesi (in sardo carbonièsus o carboniàntis). Inoltre, offre un’opportunità per combattere gli stereotipi di genere e promuovere l’uguaglianza. Si caratterizza per il porticato del suo fabbricato principale. Se vuoi fare un regalo per un uomo buongustaio, abbiamo i migliori accessori da cucina per preparare e cucinare cibi ancora più appetitosi e in modo insolito. Risposi che in questo modo non c’era alcuna creazione di valore per il tifoso, ovviamente mi risposero che si era sempre fatto così. La vecchia chiese guardinga se, adesso che gli inglesi eran sbarcati, c’era pericolo che la guerra risalisse l’Italia. Complesso della Miniera di Serbariu: nel giacimento carbonifero di Serbariu – Nuraxeddu con gli impianti estrattivi di pozzo 1, pozzo 2, pozzo 3, pozzo 4, pozzo 5, pozzo 6, pozzo 7, pozzo Nuraxeddu Vecchio, pozzo del Fico.