Il Museo del calcio internazionale® è una raccolta unica di oltre 2.000 pezzi originali che raccontano la storia del calcio dagli inizi del Novecento. Attraverso la raccolta di centinaia di cimeli storici del calcio tra cui il pallone usato nella prima partita internazionale mai giocata (quella tra Scozia e Inghilterra del 1872), i modelli di palloni e scarpini utilizzati nel primo Mondiale di calcio del 1930, e le maglie autentiche di campioni del calibro di Cruijff, Maradona, Pelé e Falcao, la prestigiosa raccolta avrà il merito di raccontare non solo la storia dello sport più seguito al mondo, ma anche quella del nostro Paese e i suoi costumi, e del ruolo del calcio nella storia d’Italia. La partita davanti alla tv, la trasfertona, il calcetto con gli amici. Nel finale c’è stato lo spazio anche per i saluti: Marco Stoppa, storico portiere canturino e in forza alla squadra da 7 anni, ha disputato la sua ultima partita in maglia A.C. Milan.
La fase embrionale delle vicissitudini che portarono alla nascita del Cagliari iniziò a svilupparsi a partire dal 1902, anno in cui si giocò il primo match ufficiale tra un gruppo di studenti cagliaritani e una squadra di marinai genovesi, disputatosi a Piazza d’Armi e vinta dai liguri in virtù della loro maggior familiarità con tale disciplina sportiva. Sempre corretti, disponibili verso i compagni e i componenti dello staff, sensibili nei confronti di chi stava loro attorno, Davide e Piermario erano e sempre saranno un esempio per i più piccoli ai quali, attraverso le loro storie, avrebbero sicuramente voluto far capire che lo sport comporta anche dei sacrifici, che bisogna essere uomini prima di calciatori e che alla base di tutto vige sempre il rispetto delle regole e degli avversari. Davide abitava a soli 5 km da me, frequentavamo lo stesso istituto superiore e da subito si era instaurata un’amicizia sincera sia con lui che con la famiglia al quale sono molto vicino. Al dodicesimo posto la maglia personalizzata di Philippe Coutinho del Liverpool: mai si poteva immaginare quando Coutinho era in Italia con l’Inter.
E’ presente in tutta Italia con 120 comitati provinciali e 20 comitati regionali ed è riconosciuto dal Ministero agli Interni come ente di promozione sociale: ha 900mila soci in tutto il Paese e circa 12mila sodalizi affiliati. La gloriosa esposizione di cimeli unici della storia dei Mondiali dal ’30 ad oggi e delle maglie dei campioni del passato e contemporanei sbarca infatti nella città Federiciana e patria del verdicchio dei castelli, e rimarrà allestita, dal 15 al 30 giugno, nella prestigiosa cornice barocca di Palazzo Honorati-Carotti, maglia del napoli nuova ex sede del Tribunale. “Non vediamo l’ora che inizi la nuova stagione indossando questa maglia, è davvero molto bella”, ha detto Manè, una delle stelle del Liverpool di oggi. Interessante notare come ci sia solo una squadra italiana tra le prime 20 (la Juventus), che Milan e Inter siano appaiate a una media di 2mila maglie vendute a stagione. La maglia home è ispirata alla away della squadra maschile della stagione 1989-1990 per via di un inserto a strisce diagonali all’altezza del petto che si interseca con le classiche righe verticali nere e azzurre. Dal 14 aprile di ormai sei anni fa ad oggi, passando per una maledetta notte di domenica 4 marzo il tempo trascorre velocemente e rischia di portare via con sè anche il ricordo di ciò che è stato.
Mamma Camilla gli fu strappata dalla morte nel 2001 quando Piermario aveva solo 15 anni, a 17 un brutto male si portò via suo padre Aldo e, come se tutto ciò non bastasse, maglie calcio a poco prezzo affidabile due anni dopo venne a mancare anche il fratello Francesco. Conserverò per tutta la vita le loro maglie con un affetto particolare; in particolare l’ultima del Livorno che mi venne consegnata dal magazziniere perchè sapeva che Piermario l’aveva tenuta da parte per me e quella della nazionale di Davide perché il suo unico goal con la maglia dell’Italia glielo preannunciai via messaggio prima della finale ¾ posto alla Confederation Cup. Il primo giocatore che sempre si mostrava disponibile e sensibile a ricordare il “Moro”era l’amico Davide Astori il quale condivideva con Piermario molte qualità umane, in particolare l’umiltà e la semplicità. Il colore delle divise ricalca invece quello delle bandiere: nel primo decennio la divisa interna era costituita da un completo bianco, all’occorrenza variato dall’adozione di calzoncini verdi, tinta che invece dominava sulle casacche di cortesia.