Il 24 ottobre 1985, Santino Fortino, dirigente di lungo corso della Smit Trastevere tessera un bambino di nove anni col numero di tessera 097264: il suo nome è Francesco Totti, futura stella del calcio romano e italiano. Il titolo Konami offre licenze complete per i campionati Spagnolo (Liga BBVA e Adelante), Francese (Ligue 1 e 2), Olandese (Eredivisie) e Italiano (nonostante manchino i loghi ufficiali delle due Serie e, per quella Cadetta, vi sia più di qualche nome al limite dello spasso) e altre, limitate, per campionati altrettanto celebri come quelli Inglese (Premier e Seconda Divisione) o Portoghese (le cui compagini sono ridotte all’osso). I greci odierni chiamano la lingua Katoitaliótika (Greco: Κατωιταλιώτικα, «Italiano meridionale»). Qualche stagione più tardi comparirà sul simbolo laziale la dicitura «Roma», per poi essere modificato durante il Ventennio per volontà del regime mussoliniano. Nella sentenza Dell’Utri fu poi riportato il brano dell’intervista relativo all’uso del termine «cavalli» per indicare la droga e sulle precedenti condanne di Mangano, in una versione ancora differente rispetto alle due già diffuse, trascritta dal nastro originale. L’arbitro ha già il fischietto in bocca per decretare la fine dell’incontro, quando squilla il telefono: «Ecco, ora le macchine possono partire».
Il 3 dicembre dello stesso anno venne modificato lo status giuridico dell’azienda, trasformandola da società in accomandita in una società per azioni, con un capitale sociale di 60 milioni di marchi. Come spesso accade in questi casi, il consiglio di amministrazione della Opel AG (che dal marzo 1929 era composto anche da cinque membri del gruppo GM) procedette ad un taglio di spese superflue, che si tradusse nell’estate di quello stesso anno anche in un taglio di 1.500 posti di lavoro, unicamente costituiti da operai. Da quel momento la Casa di Rüsselsheim ha rappresentato il principale produttore di veicoli del gruppo al di fuori degli USA e spesso l’azienda tedesca si è occupata anche della progettazione di veicoli venduti anche sotto altri marchi come Vauxhall in Gran Bretagna, Holden in Australia e Chevrolet in America Latina. Pur entrando a far parte del gruppo GM, Opel mantenne una sua indipendenza sia progettuale che decisionale, ma non solo: ottenne inoltre l’impegno della General Motors a non esportare in Germania nessun modello normalmente commercializzato con gli altri suoi marchi (Buick, Cadillac, Chevrolet, maglia calcio 2025 ecc).
Quest’ultimo modello fu destinato a rimanere in listino ancora per pochi mesi, fino alla fine del 1919. Per quanto riguarda i mezzi commerciali, vennero mantenuti in gamma svariati modelli prodotti durante la guerra, o addirittura prima di tale evento. Sul finire del decennio, la gamma Blitz fu ulteriormente ampliata con l’arrivo di una versione da una tonnellata di portata massima ed equipaggiata con un motore da 1,5 litri derivato da quello delle ultime Opel Olympia prima della guerra. Fu il primo logo a prefigurare i successivi loghi Opel in cui il cerchio verrà attraversato da un fulmine, e fu introdotto in occasione dei 75 anni dalla nascita della Opel. Nel frattempo vi fu la nascita nel 1937 del nuovo logo Opel, costituito da un cerchio giallo attraversato da un dirigibile Zeppelin stilizzato. Si trattò di un modello di successo che portò molto in alto le vendite della Opel, assieme all’altro best seller dei tardi anni trenta, ossia la Kadett, introdotta alla fine del 1936 e capostipite di un’intera serie di generazioni di vetture di fascia medio-bassa che sarebbero giunte fino all’ultimo decennio del XX secolo. Tale situazione, che portò al fallimento numerose aziende, fu affrontata efficacemente dalla Opel, già di per sé uno dei più grandi costruttori esistenti, ed in più ormai con un solido appoggio alle spalle.
Ti avrei già messo a pane e acqua. Quindi se abbiamo messo il 120% contro la Spagna, dovremo dare anche di più per battere questa Germania. Grazie alle reti di Berti e Fresi l’Inter chiude in vantaggio la seconda partita contro i padroni di casa. La sua quota nel mercato tedesco dell’automobile balzò dal 35% nel 1933 a più del 50% nel 1935 e la succursale europea di GM, che aveva perso denaro all’inizio degli anni trenta, divenne redditizia grazie alla crescita economica prodotta dal programma di riarmo di Hitler. Sebbene l’Italia non vanti una cultura dello skateboard come quella californiana, soprattutto per la carenza di skatepark, sul finire degli anni settanta si venne a creare una vasta schiera di giovanissimi skater. Suttttuuy: Ormai la retorica della nostalgia per il calcio degli anni ’90 (e per gli anni ’90 in generale) è totalmente irrefrenabile. Ma persino il potente leader nazionalsocialista poté fare poco in quella prima fase del suo regime: gli anni trenta furono per la Opel un decennio di importanti innovazioni tecnologiche. Le rimostranze e le lotte di classe fra lavoratori e dirigenza, che si instaurarono di lì a non molto, poco poterono, dal momento che alla fine del 1929 si ebbe l’avvento di un altro grave evento, vale a dire la pesante crisi finanziaria originatasi negli USA e che rapidamente si sarebbe propagata anche nel resto del mondo.